Questo libro non esiste, Elliot
"Che indaghi mondi sordidi o borghesi,
che scintilli in una lama o esploda in un
proiettile, la scrittura di Marilù Oliva
colpisce e taglia. Lasciando cicatrici profonde
e bellissime da accarezzare sulla superficie
del cuore di ogni innamorato della letteratura
criminale. La nuova, inquietante storia cantata
dalla voce femminile più roca e graffiante
del romanzo nero italiano."
Maurizio de Giovanni
Questo libro non esiste
- come costruire una macchina del tempo -
Mathias, un aspirante scrittore, perde incautamente
il manoscritto che sarebbe potuto diventare
il libro della sua vita. Deciso a recuperarlo,
comincia la spola tra gli editori cui ha
spedito il cartaceo, ma un omicidio imprevisto
ostacola i suoi piani. Chi ha ucciso il direttore
di una piccola casa editrice ? Mathias non
dice a nessuno che lui è stato l'ultimo a
vederlo. Nel mentre, le incertezze esistenziali
gli rendono più faticose alcune antiche nevrosi:
quella del tempo, suo demone consolidato,
e quella del ricordo assillante del nonno,
l'uomo che l'ha cresciuto tra rimproveri
e oppressioni, che gli ha perfino impedito
di realizzare il suo sogno, perché Mathias,
come tanti bambini, avrebbe voluto fare l'astrofisico.
Compensa questo desiderio disatteso con una
grande conoscenza del cielo, spesso chiamato
in causa anche per decifrare le persone.
Mentre le indagini proseguono, la figura
del nonno emerge sempre più attraverso i
flashback che ricostruscono, man mano che
il romanzo procede, la sua più impegnativa
missione, costruire una macchina del tempo:
le quattro parti in cui è diviso il romanzo
costituisono i dispositivi necessari alla
sua realizzazione. Il protagonista non riesce
a trovare una stabilità esistenziale né sentimentale
– in bilico tra diverse presenze femminili,
da cui, in qualità di dongiovanni, si sente
irrimediabilmente attratto –, ma la ricerca
del manoscritto prosegue, tra riflessioni
filosofiche e profane sullo scorrere del
tempo e rimandi alle costellazioni.
La vicenda omicidiaria si affianca alla storia
ma non le si sovrappone, sebbene il lettore
sospetti di un possibile coinvolgimento di
Mathias e sebbene lui conquisti, per assurdo,
una discreta fama, grazie alla partecipazione
a talk show televisivi che cannibalizzano
l’evento e la sua presunta colpevolezza.
Durante tutto il romanzo, le impellenze restano:
afferrare il tempo che fugge, realizzare
la macchina del tempo e recuperare il libro
perduto (le tre cose, si scoprirà, hanno
un legame profondo), nonostante a un certo
punto il protagonista rischi di credere all’accusa
che ogni tanto gli viene rivolta da chi lo
ritiene un impostore: “Questo libro non esiste”.
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